Fonte foto: Ukrinform

Le forze russe sono entrate anche nella seconda città più grande dell’Ucraina, Kharkiv. Si stanno muovendo lungo le strade dietro i blindati. Dopo la capitale Kiev, sembra quindi che i russi stiano puntando a occupare i principali centri abitati del Paese.

Le truppe ucraine stanno rispondendo all’invasione con granate sparate a razzo. La guerra si sta svolgendo in strada. Un veicolo blindato russo sarebbe finito in fiamme nel corso dei combattimenti.

Sono migliaia le persone che, nel frattempo, continuano a scappare. Secondo l’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati, sarebbero arrivate quasi a 400mila. E se da una parte c’è chi fugge dalla guerra, dall’altra c’è chi si sta mettendo in viaggio dai Paesi esteri per andare ad aiutare i soldati ucraini. Tra chi resta in Ucraina in molti si stanno organizzando per la resistenza. A Dnipro anche le donne stanno realizzando bombe motolov con le bottiglie di birra.


Il presidente dell’Ucraina, Zelensky, ha annunciato che si sta allestendo una legione di volontari internazionale per gli stranieri che desiderano unirsi all’esercito ucraino nella lotta contro le forze russe.

Dall’estero diversi Paesi stanno inviando armi e aiuti umanitari all’Ucraina. La Grecia ha annunciato che invierà due aerei da trasporto militare nella vicina Polonia. La Germania avrebbe inviato 1.000 armi anticarro e 500 missili Stinger. Il Belgio metterà a disposizione altre 3mila mitragliatrici e 200 armi anticarro, lo ha riferito il ministro degli Esteri, Alexander De Croo.

Il cancelliere della Germania, Olaf Scholz, ha annunciato la chiusura dello spazio aereo tedesco ai velivoli della Russia: “Siamo dalla parte dell’Ucraina e di coloro che si oppongono a Putin”, ha affermato. Anche Finlandia e Irlanda stanno chiudendo il loro spazio aereo ai voli russi. Il Regno Unito e la maggior parte dei Paesi dell’UE stanno facendo lo stesso (anche l’Italia). L’Unione Europea ha dichiarato che a breve arriverà una sua decisione formale.

La Bielorussia, invece, potrebbe unirsi alla Russia nella guerra all’Ucraina. Secondo quanto riportato dal Guardian, l’ex ministro della difesa ucraino, Andriy Zagorodnyuk, avrebbe affermato: “Ci sono informazioni sulle truppe aviotrasportate dalla Repubblica di Bielorussia caricate sugli aerei per entrare in Ucraina”. Nel caso l’ipotesi dovesse rivelarsi reale, per Zagorodnyuk si tratterebbe di “uno sviluppo terribile”: “L’Ucraina e la Bielorussia non sono mai state in guerra l’una con l’altra nei loro molti secoli di storia. Riteniamo che l’unico motivo di tale decisione sia stata la richiesta personale del presidente della Russia, che dipende completamente da Putin nella sua politica”.

Zelensky, però, ha riferito che in un colloquio con Alexander Lukashenko è stato concordato un incontro tra una delegazione ucraina e quella russa al confine ucraino-bielorusso, nell’area del fiume Pripyat. “Alexander Lukashenko – ha comunicato Zelensky sui social – si è assunto la responsabilità del fatto che al momento della partenza, delle trattative e del ritorno della delegazione ucraina, rimarranno a terra tutti gli aerei, elicotteri e missili posti sul territorio bielorusso”.

Subito dopo l’annuncio dell’incontro, il presidente russo Vladimir Putin ha detto che, a causa delle sanzioni economiche e delle “dichiarazioni aggressive” dell’Occidente, ha ordinato ai capi della Difesa di mettere in stato di allerta le forze di deterrenza nucleare del Paese, in sostanza significa che devono preparare all’azione una serie di controffensive, compresi gli armamenti nucleari.

Intanto continuano a piovere sanzioni contro la Russia dalla comunità internazionale. Ieri, Europa, Stati Uniti, Regno Unito e Canada hanno annunciato che saranno congelate le attività della banca centrale russa, che ha riserve di circa 630 miliardi di dollari. Le sanzioni le impedirebbero di vendere attività all’estero per sostenere le proprie banche e società. L’Europa, gli Stati Uniti e i suoi alleati hanno anche annunciato che un certo numero di banche russe saranno rimosse da Swift, il sistema di pagamento internazionale utilizzato per la regolare transazione di denaro in tutto il mondo.

Gli analisti prevedono che lunedì, quando la maggior parte dei mercati riaprirà, il valore del rublo scenderà e i russi potrebbero affrettarsi a ritirare i loro soldi dagli istituti di credito. Il timore di una corsa alle banche ho spinto la banca centrale russa a fare appello alla calma: “La Banca di Russia dispone delle risorse e degli strumenti necessari per mantenere la stabilità finanziaria e garantire la continuità operativa del settore finanziario”.

Oltre all’esclusione dal sistema Swift e al blocco delle attività con la banca centrale russa, l’Unione Europea ha adottato nuove sanzioni contro la Russia. Le ha annunciate la presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyen, in un incontro con la stampa insieme all’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell. “Per la prima volta in assoluto – ha detto Von Der Leyen – l’Unione europea finanzierà l’acquisto e la consegna di armi ed equipaggiamenti per un Paese che è sotto attacco”. Le misure riguarderanno anche Minsk: sarà bloccata l’esportazione di “prodotti come carburanti, minerali, tabacco, legname, cemento, ferro e acciaio e sarà esteso il divieto di scambi commerciali per quei settori sui quali “è stata sanzionata la Russia”. “Saranno sanzionati tutti i bielorussi che stanno sostenendo questa guerra”, ha aggiunto. Si è poi deciso di intervenire su due giornali: “Russia Today e Sputnik, che sono controllate dal governo (russo, ndr), e le testate a loro legate non potranno più diffondere le loro bugie per giustificare la guerra di Putin e creare divisioni nell’Unione. Stiamo sviluppando gli strumenti per vietare questa disinformazione tossica e dannosa in Europa”.

Mentre in Ucraina la guerra va avanti per il quarto giorno consecutivo, manifestazioni per la pace anche oggi si sono svolte in diverse città europee e nel resto del mondo: da Berlino, dove in piazza sono scese circa mezzo milioni di persone, a Londra, a Parigi, a Praga, a Milano. Gli arresti dei manifestanti non hanno fermato i cortei in Russia, a Mosca e San Pietroburgo.

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