Un uomo è entrato in una scuola elementare con un fucile e ha fatto fuoco. Nella città di Uvalde, in Texas, così sono state uccise 21 persone. Diciannove erano bambini. Il presunto killer – il 18enne Salvador Ramos – è stato ucciso dalle forze dell’ordine. Si ritiene che abbia sparato alla nonna prima di dirigersi verso la scuola dove ha compiuto la strage. E’ stato trovato con un fucile semiautomatico AR-15 e caricatori ad alta capacità.
La polizia ha comunicato che la sparatoria è iniziata alle 11,32 (ora locale) e ritiene che l’attentatore abbia agito da solo. La scuola assaltata, la Robb Elementary School, conta circa 500 iscritti e accoglie prevalentemente alunni di origine ispanica.
Il governatore del Texas, Greg Abbott, ha detto che l’assassino ha abbandonato un veicolo prima di entrare nell’istituto per aprire il fuoco.
Texans are grieving for the victims of this senseless crime & for the community of Uvalde.
Cecilia & I mourn this horrific loss & urge all Texans to come together.
I’ve instructed @TxDPS & Texas Rangers to work with local law enforcement to fully investigate this crime. pic.twitter.com/Yjwi8tDT1v
— Greg Abbott (@GregAbbott_TX) May 24, 2022
“Ha sparato a sua nonna, poi è fuggito in un veicolo ed era nelle immediate vicinanze della scuola dove abbiamo ricevuto chiamate dalle forze dell’ordine locali”, ha raccontato al programma “Today” della Nbc il tenente Chris Olivarez , portavoce del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Texas.
Il tenente ha poi fornito ulteriori dettagli sull’accaduto. Secondo la ricostruzione fornita, quando le forze dell’ordine sono arrivate sul posto “sono state accolte con colpi di arma da fuoco dal sospetto”. “Alcuni di quegli ufficiali – ha detto – sono stati fucilati. A quel punto hanno cominciato a rompere le finestre intorno alla scuola, cercando di evacuare i bambini, gli insegnanti, chiunque potessero, per farli uscire da quell’edificio”.
Poi, l’assassino si è barricato in un’aula e ha iniziato a sparare ai bambini e agli insegnanti che erano nella classe, e a chiunque si trovasse all’esterno, sulla strada. “A quel punto – ha rivelato Olivarez – è arrivata una squadra tattica delle forze dell’ordine. Sono stati in grado di fare irruzione in quella classe. Sono stati accolti anche con colpi di arma da fuoco, ma sono stati in grado di sparare e uccidere quel sospetto. E in quel momento abbiamo constatato che 19 bambini erano deceduti e anche due insegnanti”.
Il massacro di Uvalde ha riacceso il dibattito nazionale sulla legislazione sulle armi da fuoco e sul drammatico bilancio della della violenza armata negli Stati Uniti d’America.
Solo una decina di giorni negli Stati Uniti c’era stata un’altra sparatoria: a Buffalo, un 18enne armato aveva fatto irruzione in un supermercato e ucciso 10 persone, prevalentemente afroamericani.