Fonte foto: nato.int

Svezia e Finlandia sono state invitate formalmente a entrare nella Nato. Lo ha detto il capo dell’Alleanza militare nord-atlantica, Jens Stoltenberg, all’indomani dell’accordo raggiunto con la Turchia, che aveva posto un veto all’ingresso dei due Paesi nordici nella Nato: il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, sosteneva che accolgono e sostengono membri di  organizzazioni curde che considera terroristiche, in particolare il Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK). Finlandia e Svezia si sono impegnate a collaborare con la Turchia nella lotta al PKK e ai movimenti collegati e hanno promesso di non imporre alla Turchia restrizioni nelle esportazioni di armi.

L’invito ad entrare nella Nato è un passaggio obbligatorio della procedura. Ora i parlamenti dei 30 Paesi membri dell’alleanza dovranno ratificare la richiesta di ingresso presentata da Finlandia e Svezia poco più di un mese fa. Fino ad oggi le due nazioni erano rimaste neutrali, poi, con la l’invasione della Russia in Ucraina, hanno ritenuto più opportuno unirsi per contrastare la vicina minaccia russa.

In un conferenza stampa convocata a margine di un summit a Madrid, Jens Stoltenberg ha detto che l’attacco della Russia all’Ucraina “mina gravemente la sicurezza e la stabilità internazionali” e che la Russia è “la minaccia più significativa e diretta alla sicurezza degli alleati e alla pace e alla stabilità nell’area euro-atlantica”, e la Nato “continuerà e farà un ulteriore passo avanti nel sostegno politico e pratico” all’Ucraina.

Gli alleati forniranno all’Ucraina aiuto militare, finanziario e attrezzature moderne “per tutto il tempo necessario”, ha comunicato.

L’Ucraina – ha annunciato – sarà dotata di comunicazioni sicure, carburante, forniture mediche, armatura, attrezzature per contrastare le mine e le minacce chimiche e biologiche, centinaia di sistemi antidrone portatili, e potrà passare dalle apparecchiature dell’era sovietica alle moderne apparecchiature della Nato.

Gli alleati continueranno a supportare l’Ucraina perché – ha riferito Stoltenberg – il Paese sta combattendo non solo per la propria indipendenza, ma anche per valori importanti per la Nato, come la sovranità, l’integrità territoriale di ogni nazione e la sicurezza. L’Ucraina, quindi, potrebbe entrare a far parte della Nato? Stoltenberg non ha dato una risposta diretta, ha ribadito che la porta dell’alleanza “è aperta”.

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