Fonte foto: utente Twitter

Il caos regna da aprile in Sri Lanka. La crisi economica ha generato un malcontento popolare che da mesi sfocia in proteste nella pubblica piazza. Oggi la rabbia è esplosa di nuovo nelle strade. Il caos si è scatenato dopo la notizia che il presidente Gotabaya Rajapaksa è fuggito alle Maldive su un jet militare, nel giorno in cui aveva annunciato che si sarebbe dimesso. Il primo ministro, Wickremesinghe, ha dichiarato lo stato di emergenza.

I manifestanti continuano a invocare che Rajapaksa e il primo ministro, Wickremesinghe, abbandonino l’incarico. Wickremesinghe ha assunto la carica ad interim solo due mesi fa, ed è stato ora nominato anche presidente ad interim. Oggi, migliaia di dimostranti sono arrivati fino al suo ufficio e vi hanno fatto irruzione. Numerosi sono stati feriti. La polizia ha provato a disperdere i manifestanti con i lacrimogeni.

L’assalto è avvenuto dopo l’incursione, nel fine settimana passato, nel palazzo presidenziale e nella residenza ufficiale del premier. I manifestanti lasciarono gli edifici dopo l’annuncio di dimissioni di Rajapaksa e Wickremesinghe: Rajapaksa disse che lo avrebbe fatto oggi, Wickremesinghe che si sarebbe dimesso una volta formato un governo che mettesse d’accordo tutto il partito. Secondo quanto riporta il Guardian, se le dimissioni di Rajapaksa ci saranno, il parlamento si riunirà di nuovo il 15 luglio e i parlamentari voteranno il 20 luglio per decidere il nuovo presidente.

Gotabaya Rajapaksa è stato eletto nel 2019. Cinque membri della sua famiglia erano al governo fino alle dimissioni rassegnate dai 26 ministri all’inizio di aprile. I manifestanti chiedono che la famiglia Rajapaksa al potere venga perseguita per presunta corruzione e violazioni dei diritti umani.

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