Un rogo all’alba in piazza Municipio, a pochi passi da Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli, e in un attimo la Venere degli Stracci dell’artista biellese Michelangelo Pistoletto ha smesso di esistere. L’incendio si è sviluppato alle 5.30 del mattino, per quello che appare come un gesto di natura dolosa.

L’opera, diventata un’attrazione turistica, era stata installata lo scorso 28 giugno, ammirata dai tanti passanti – napoletani e visitatori della città – dell’area tra piazza Municipio e il Maschio Angioino.

Sul posto sono giunti gli agenti di Polizia del Commissariato San Ferdinando che indagano sull’accaduto, i vigili urbani e i pompieri intenti a domare le fiamme. La Venere degli Stracci si presenta ora soltanto come un cumulo di macerie e l’area del rogo è stata circoscritta e sottoposta a sequestro. Gli inquirenti contano di avere chiara la dinamica dei fatti tramite la visione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza installate in zona.

Appreso dell’accaduto, in piazza Municipio si sono radunati il sindaco Gaetano Manfredi con buona parte degli assessori della sua giunta, esponenti del mondo culturale napoletano e diversi passanti indignati per quanto successo.

L’amarezza di Pistoletto

Parlando al Corriere del Mezzogiorno Michelangelo Pistoletto, l’artista che ha realizzato l’opera voluta da Vincenzo Trione e dal sindaco Gaetano Manfredi, ha detto: “Non me l’aspettavo’’, confermando anche di non essersi dato una spiegazione ma chiedendosi: “Quanta miseria chiede riscatto? La violenza c’è ed è venuta fuori. Basta una persona, due malintenzionati. La parte stracciata del mondo ha dato fuoco a se stessa’’.

Le parole del sindaco Gaetano Manfredi e l’agghiacciante ipotesi della challenge

Il primo cittadino Gaetano Manfredi ha parlato di “sgomento per un atto di grande violenza che lascia interdetti’’. C’è anche un particolare sottolineato dal sindaco, una sorta di challenge per dare fuoco all’opera. “Un coinvolgimento di minorenni? Si sta valutando, può essere. – le parole di Manfredi – Mi hanno detto proprio dalla Fondazione Pistoletto che negli ultimi giorni c’era una specie di gara sui social di gente che invitava a bruciare la statua. Purtroppo viviamo in una società in cui questi atti di violenza gratuita sono all’ordine del giorno. Ho sentito il questore e sono pienamente impegnati. Siamo fiduciosi che si possa individuare il responsabile’’. Poi la chiosa. “Ho sentito Michelangelo Pistoletto. Era amareggiato e ferito, ma ha detto che anche quest’atto così violento dev’essere interpretato da noi come momento di ripartenza. La città non molla’’ preannunciando l’intenzione di dare vita a una possibile raccolta fondi per ripristinare la Venere degli stracci”, con l’avallo di Michelangelo Pistoletto, l’artista biellese che l’ha realizzata.

Dal canto suo, l’assessore alla Legalità e alla Polizia Municipale Antonio De Iesu, già questore di Napoli, ha dichiarato: “È indiscutibile la gravità del fatto, è sicuramente un atto vandalico. Sono in stretto contatto con il questore, la scientifica ha operato. Stanno visionando le telecamere ci auguriamo di avere qualche elemento ma il fatto grave, al di là delle indagini che saranno fatte, è che questa città ancora non dimostra la maturità che invece imporrebbe una città europea. Questa è la verità”. I fatti paiono ricalcare l’ormai rituale furto dell’albero di Natale alla Galleria Umberto di Napoli. Secondo l’assessore De Iesu “è la degenerazione connessa a questa devianza, a questo disagio giovanile, che purtroppo in questa città sta dominando. Si tratta di un tema non facile da affrontare”.

L’assessore comunale al Turismo, Teresa Armato, si è riferita all’incendio della Venere degli stracci come di un episodio che ha provocato “grande dolore. Ho visto in queste settimane tantissimi turisti fermarsi ad ammirare quest’opera veramente originale. Anche tanti cittadini napoletani si sono lasciati incuriosire, Napoli è forte e sa reagire’’. “Si tratta di un atto che va condannato, ma di fronte al quale bisogna richiamare tutti i cittadini ad unirsi perché Napoli -ha detto l’assessore al Bilancio, Pier Paolo Baretta- deve difendere la sua cultura e la capacità di essere un luogo di accoglienza internazionale’’. L’attacco all’arte, alle opere dell’ingegno è sempre un gesto sbagliato. È necessaria una condanna ferma – ha affermato la vice sindaco Laura Lieto- perché non solo è stata presa di mira l’arte, ma è stato fatto in uno spazio pubblico che è il luogo per eccellenza in cui siamo chiamati a dimostrare cosa siamo in grado di essere”. Sull’area circoscritta dal nastro adesivo della Polizia è comparso anche un bigliettino con su scritto “In memoria di quella Napoli che ha partorito artisti e filosofi”. Rip”.

Gli interventi

Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura e napoletano, ha detto: “A me dispiace tantissimo perché sono un estimatore dell’artista Pistoletto, poi però bisogna capire che cosa è successo. Questo ce lo diranno gli inquirenti”. A dare solidarietà a Napoli e alla giunta comunale per quanto successo anche il presidente dell’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci), Antonio Decaro, sindaco di Bari. “Mando un abbraccio al mio amico e collega Manfredi per quanto accaduto. – il messaggio di Decaro – Di fronte ad atti del genere è ancora più importante ribadire che nessun atto di inciviltà o di minaccia ci fermerà. Soprattutto noi, sindaci del Sud, non smetteremo mai di lavorare per portare nelle nostre città le migliori espressioni di arte e di cultura, e per diffondere nelle nostre comunità il senso del rispetto e cura per il nostro grande patrimonio culturale in ogni sua versione”.

Amareggiato anche Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte. “Là dove si bruciano i libri si finisce per bruciare anche gli uomini’’, la citazione è di Heinrich Heine, poeta tedesco vissuto a cavallo degli ultimi anni del 1700 e della metà del 1800. “L’incendio della Venere degli stracci di Pistoletto – ha proseguito Bellenger – è un brutto segnale, che segue il colpo di pistola nell’opera di Milot a piazza Mercato. Che tristezza!”.

L’arresto

Nel pomeriggio, la polizia di Stato ha arrestato un uomo. Per incendio e distruzione di beni culturali è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria un senzatetto di 32 anni, S.I. Dall’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza cittadino, gli agenti della Squadra Mobile e del commissariato Decumani hanno individuato il presunto autore dell’incendio che è stato bloccato in una mensa via Marina.

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