È stato l’unico in grado di cambiare, da solo, l’esito di una partita. Il Napoli e i napoletani lo sanno bene. Lo sa bene anche la sua amata Argentina che ha decretato tre giorni di lutto nazionale. Diego Armando Maradona non c’è più. Una grave perdita per il calcio mondiale. Un simbolo incontrastato della genialità calcistica, un simbolo di riscatto per una città, come Napoli, sempre bistrattata e umiliata. Anche a torto.

Ciao Diego! Mancherai alla tua Argentina, al tuo Napoli, ma mancherai a tutto il mondo del calcio, anche a quelli che spesso ti hanno criticato per le tue debolezze, alcune pericolosissime, che nulla avevano a che fare con il tuo talento indiscusso, con la tua magnificenza calcistica. Debolezze che ti hanno minato il fisico e la mente. Morire a 60 anni vuol dire morire troppo presto. Sciocco Diego, ci hai messo del tuo.

Adesso inizia il valzer dei ricordi, tanti. Quelli belli soprattutto, ma anche quelli brutti come a Bari quando l’antidoping rivelò la positività alla cocaina. La mano de Dios contro l’Inghilterra ma anche il tuo arresto. Si c’è stato anche quello, e per te che eri il “dio” del calcio è stato come ricevere un pugno da ko.

Ciao Diego, resterai nelle menti e nei ricordi di chi vive il calcio come una passione e niente più. Perché averti visto giocare è stato come ammirare un’opera d’arte, di quelle dal valore inestimabile. Mancherai anche a chi, non pochi, ha tentato senza riuscirci di mettere in discussione il tuo immenso e naturale talento. Quel talento che tutti hanno definito un dono di Dio.

Grazie Diego per averci fatto vivere momenti di pura poesia calcistica e non solo, grazie per aver fatto conoscere meglio l’Argentina e Napoli agli italiani. Quelli che dagli spalti ancora oggi gridano “Vesuvio lavali col fuoco”. Quelli che al Napoli invidiavano il Pibe de oro. Quelli che si dannavano l’anima perché il Napoli era temuto e rispettato nel mondo. Quelli che “sportivamente” non sopportavano che la tua squadra italiana andava a Torino, Milano, Genova, Firenze, Verona, Roma e in ogni dove e puntualmente vinceva.

Grazie Diego per aver regalato a tutti gli sportivi del mondo la possibilità di ammirare il tuo immenso talento, la tua grandezza calcistica. Ineguagliabile.

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