Fonte foto: quirinale.it

Sono passati 76 anni anni da quando furono aperti i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz e liberati i superstiti. Come ogni anno, da due decenni, si ricorda nella giornata del 27 gennaio l’orrore dell’Olocausto, lo sterminio ad opera dei nazisti degli ebrei e di tutti quegli esseri umani ritenuti “inferiori” per razza, cultura, ideologie politiche.

Cerimonie commemorative si celebrano in ogni angolo d’Italia in occasione di questa ricorrenza. Per non dimenticare.

“La memoria – che oggi celebriamo qui e in tante altre parti del mondo – non è gettare lo sguardo su una fotografia che sbiadisce con il trascorrere del tempo. Ma un sentimento civile, energico e impegnativo. Una passione autentica per tutto quello che concerne la pace, la fratellanza, l’amicizia tra i popoli, il diritto, il dialogo, l’eguaglianza, la libertà, la democrazia”, ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, concludendo il suo discorso al Quirinale.

Nel ribadire l’importanza della memoria, il premier Giuseppe Conte nel suo messaggio si è ricollegato anche alle discriminazioni della nostra epoca: “La Giornata della Memoria non serve solo a commemorare quei milioni di esseri umani brutalmente uccisi senza nessuna pietà ormai quasi 80 anni fa. Serve a ricordare che ogni giorno esistono piccole, innumerevoli discriminazioni verso chi ci sembra dissimile da noi, discriminazioni che troppo spesso, purtroppo, passano inosservate nell’indifferenza”.

“Per prevenire e contrastare questa ostilità, che a volte si trasforma anche in atti di violenza, la Presidenza del Consiglio – ha annunciato Conte – intende integrare le politiche contro l’odio antiebraico in una Strategia Nazionale contro l’antisemitismo”.

Se vuoi sostenere tell, inviaci una donazione o scrivici a info@tellonline.it per la tua pubblicità sul nostro sito.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here