Fonte foto: pixabay

Non si ferma la violenza jihadista in Burkina Faso. Un altro villaggio è stato attaccato dai terroristi islamici. Sono almeno 10 i civili uccisi nell’assalto. La notizia, inizialmente trapelata dalle forze di sicurezza del Paese che avevano riferito di almeno 30 vittime, è stata confermata dal governatore della regione orientale del Burkina Faso, il tenente colonnello Saidou Sanou, che fornisce una stima al ribasso dei civili morti.

Bersaglio dei terroristi è stato il villaggio di Kodyel, nella provincia di Komandjari. Secondo quanto riporta la stampa locale, il governatore in un comunicato ha detto che “molte persone sono rimaste ferite e diversi granai sono stati bruciati nell’attacco che ha avuto luogo lunedì”.

Una ricostruzione dell’accaduto la riporta il giornale on line burkinabé Infowakat. All’alba di ieri degli uomini armati hanno circondato il villaggio di Kodyel e hanno iniziato ad appiccare incendi per costringere i residenti a uscire. Quando gli occupanti hanno cominciato a mettere piede fuori dalle abitazioni sono stati uccisi.

Secondo le informazioni raccolte dalla redazione di Infowakat, gli abitanti del villaggio sarebbero stati ammazzati per aver lasciato i loro figli arruolarsi come Volontari della difesa per la patria, gruppo di autodifesa creato all’inizio del 2020 dal presidente del Burkina Faso, Roch Kaboré, con lo scopo di rappresentare una forza inclusiva per ogni regione, etnia, religione e opinione politica.

Solo una settimana fa, sempre nella zona orientale del Burkina Faso, sono stati assassinati due giornalisti spagnoli e un irlandese mentre lavoravano a un documentario. Purtroppo le aree di frontiera a Nord e a Est del Paese sono sotto attacco dei terroristi islamici. In un Paese dove i musulmani hanno sempre convissuto pacificamente con i fedeli di altre religioni, da almeno 5-6 anni bisogna fare i conti con estremisti islamici affamati di soldi e in cerca di nuovi territori su cui estendere le proprie mire.

Da quando i terroristi dello Stato islamico hanno iniziato a rifugiarsi nel Sahel, hanno trovato nel Mali e nel Burkina Faso territori verso cui espandersi, colpendo in particolare le aree più povere e isolate. L’effetto di queste incursioni armate è la fuga delle persone dai villaggi verso le città. Molti scappano dalla violenza di gruppi jihadisti che stanno diffondendo terrore e desolazione in una parte del Burkina Faso.

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