Sarebbero stati uccisi dal vapore fuoriuscito da una tubazione due operai deceduti in un una fabbrica nel Pavese. L’incidente si è verificato intorno alle 12 in un’azienda di Villanterio che si occupa della lavorazione di prodotti alimentari. La rottura di alcuni tubi avrebbe provocato l’esalazione di vapori che è costata la vita ai due lavoratori. Le vittime sono due cinquantenni.

Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco, al lavoro con il nucleo Ncbr per mettere in sicurezza l’area.

L’incidente si è verificato presso la sede della Digima, un’azienda che si occupa della produzione di grassi e farine proteiche di origine animale, e della raccolta e lavorazione dei sottoprodotti della macellazione.

“Sono ennesime tragedie agghiaccianti, indice di una strage continua e silenziosa. Urge un tavolo di confronto con il governo sulle misure da adottare per implementare la cultura della sicurezza, rafforzare i controlli e potenziare la formazione per i lavoratori”, hanno commentato in una nota congiunta il segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone, il segretario regionale di Ugl Lombardia, Claudio Morgillo, e Daniele Mellera, segretario Ugl Pavia. Nell’esprimere cordoglio alle famiglie delle vittime, hanno poi aggiunto: “L’Ugl, tra le varie iniziative, ha promosso la manifestazione nazionale ‘Lavorare per Vivere’, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul triste fenomeno delle morti bianche. Basta stragi sul lavoro!”.

Il nome dei due operai morti oggi va ad allungare l’elenco dei lavoratori morti sul lavoro nel 2021, anno che nel primo semestre ha fatto registrare un incremento dei decessi per infortuni del lavoro dell’11,4 % rispetto al primo semestre del 2020.
(articolo in aggiornamento)

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