Già obbligatorio dal 21 luglio per accedere a luoghi di svago e cultura, da oggi in Francia il green pass sarà obbligatorio anche per l’ingresso nei ristoranti e bar (sia al chiuso che all’aperto), nei mezzi di trasporto a lunga percorrenza, nei centri commerciali, palazzetti dello sport e ospedali.
Il provvedimento è diventato ufficiale dopo che la Corte Costituzionale si è pronunciata a favore del disegno di legge sulle misure anti Covid che prevedeva anche l’allargamento dell’applicazione del green pass obbligatorio. Per la Corte, le disposizioni in materia di green pass e di vaccinazione obbligatoria degli operatori sanitari sono conformi alla Costituzione, rappresentano il giusto compromesso tra l’esigenza di garantire la salute pubblica e le libertà personali.
Il certificato verde in Francia viene rilasciato a chi ha completato da una settimana il ciclo vaccinale (quindi con la seconda dose, se la prevede il vaccino), a chi è guarito dal Covid o a chi dimostra con un test di essere negativo al virus. L’estensione a quasi tutti i luoghi pubblici dell’obbligo di esibirlo per accedervi era stata annunciata una ventina di giorni fa dal presidente Macron.
Numerose sono state nel frattempo le proteste che hanno infiammato le piazze contro il green pass, che i francesi chiamano “passe sanitaire”.
Manifestation contre le #PasseSanitaire à #Caen ce samedi. #manif7aout. Toujours dense, le défilé se dirige maintenant vers la place Foch. pic.twitter.com/WKghaWbvFh
— Ouest-France 14 (@OuestFrance14) August 7, 2021
Tra i manifestanti anche pompieri, medici, badanti, ossia quelle categorie professionali per le quali è stato previsto l’obbligo vaccinale a partire dal 15 settembre, con un periodo di tolleranza fino al 15 ottobre per coloro che avranno già ricevuto la prima dose.
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