“Nell’interesse di salvare vite umane, 52 dei nostri militari gravemente feriti sono stati evacuati ieri. Dopo che le loro condizioni si saranno stabilizzate, li scambieremo con prigionieri di guerra russi”. Lo ha detto su Telegram il vice primo ministro dell’Ucraina, Iryna Vereshchuk.

Sono in corso da ore le operazioni di evacuazione dei combattenti ucraini dall’acciaieria Azovstal, l’ultima area controllata dall’Ucraina a Mariupol, città portuale strategica per la Russia, che prendendone completamente il controllo avrebbe a disposizione un corridoio via terra tra la Crimea e il Donbass. Sono 264 i combattenti che finora hanno lasciato l’acciaieria e che sono sono stati portati in aree controllate dai ribelli sostenuti dalla Russia, lo ha riferito il ministero della Difesa ucraino.

I lavori richiederanno “discrezione e tempo” ha detto il presidente ucraina Volodymyr Zelensky nell’annunciare l’avvio dell’operazione per “salvare i difensori di Mariupol”. “L’Ucraina ha bisogno che i nostri eroi ucraini siano vivi. Questo è il nostro principio”, ha detto in un video. Ha ringraziato la Croce Rossa e l’Onu, i servizi militari e di intelligence dell’Ucraina, per i loro sforzi per “riportare a casa i nostri ragazzi”.

L’acciaieria Azovstal era da settimane diventato l’ultimo baluardo della resistenza ucraina, da cui gli ucraini stavano combattendo per non lasciare Mariupol completamente in mano ai russi.

 

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