Fonte foto: screenshot video

All’alba erano in circa 2mila i migranti davanti alla frontiera. Hanno tagliato una recinzione e in centinaia sono riusciti a entrare in Spagna dal Marocco, a Melilla. Nel tentativo di oltrepassare il confine, in 18 sono rimasti uccisi dalla calca. Molti i feriti, anche tra il personale di sicurezza.


L’assalto era iniziato nella notte di giovedì, quando dal lato marocchino della barriera di Melilla è iniziato il tentativo di attraversamento. Melilla e Ceuta, sono l’enclave spagnola in Marocco, e rappresentano i territori che hanno gli unici confini via terra dell’Unione Europea con l’Africa. I due territori sono protetti da recinzioni con filo spinato, telecamere e torri di avvistamento.

A marzo scorso la Spagna ha ricucito i rapporti diplomatici con il Marocco, entrati in crisi quando la Spagna a marzo del 2021 accolse Brahim Gali, leader del Fronte Polisario, il movimento nazionalista che da decenni chiede al governo centrale marocchino l’indipendenza del territorio del Sahara Occidentale. Rabat, invece, difende l’appartenenza del territorio al Marocco. Gali riuscì ad ottenere le cure contro il Covid in un ospedale spagnolo, ma quella disponibilità indispettì il Marocco. I suoi militari alla frontiera abbassarono la guardia permettendo a numerosi migranti di entrare senza difficoltà in territorio europeo.

Negli anni numerosi sono stati i tentativi di entrare in Europa scavalcando le recinzioni, nuotando lungo la costa o nascondendosi nei veicoli da quella zona. Quando la relazione tra i due Paesi è stata ricucita, circa un mese fa, gli arrivi dei migranti sono ricominciati a calare. Fino a venerdì, quando in migliaia si sono nuovamente riversati al confine.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here