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Bar, pasticcerie e ristoranti chiusi alle 18. Stop a cinema, teatri e palestre. Sono queste alcune delle restrizioni anti-Covid previste dal Dpcm firmato nella notta dal premier Giuseppe Conte e illustrate oggi in conferenza stampa.

Le nuove misure entreranno in vigore da domani e saranno valide fino al 24 novembre. A renderle necessarie – spiega Conte – è stato l’andamento della curva epidemiologica, che “segnala una rapida crescita”. “Anche lo stress che ne consegue sul sistema sanitario nazionale – aggiunge il Presidente del consiglio – hanno ormai raggiunto livelli preoccupanti. L’indice Rt, che segnala il numero medio di infezioni che vengono trasmesse da ogni malato, ha raggiunto la soglia critica di 1,5”.

 

Chiusura alle 18 di bar e ristoranti

Bar, gelaterie e ristoranti dovranno chiudere alle 18. Dopo le 18 potranno continuare ad operare solo per l’asporto e le consegne a domicilio. Cambia il numero massimo di persone sedute al tavolo dei ristoranti, ridotto a 4 col nuovo Dpcm, “salvo – aggiunge Conte – che si tratti di nuclei familiari più numerosi”. Vietato consumare cibo e bevande in strada dalle 18.

Le attività che dovranno essere sospese

Il dpcm stabilisce la chiusura di piscine, palestre, centri benessere e centri termali. Chiuse anche sale gioco, sale bingo e sale da ballo, parchi divertimento e discoteche. Restano aperti i musei, mentre la serrata è obbligata per cinema, teatri e sale da ballo. “Decisione particolarmente difficile, questa – sottolinea il premier – Il mondo della cultura, infatti, è in particolare sofferenza ormai da mesi”.

No alle feste

Vietate le feste connesse a cerimonie civile e religiose, che erano permesse dal precedente dpcm con un numero di massimo 30 invitati.

Fiere e convegni sospesi

Convegni e congressi potranno svolgersi solo a distanza. Sospensione per tutte le fiere, anche internazionali.

Sport

Stop alle competizioni sportive. Saranno consentite solo quelle professionistiche a livello nazionale. Permessa l’attività sportiva “non da contatto”.

Incentivare didattica a distanza e smart working

“Per le scuole secondarie di secondo grado incrementiamo la didattica a distanza, almeno nella misura del 75 %”, dice Conte. “Incentiviamo ulteriormente la misura dello smart working nella pubblica amministrazione e lo raccomandiamo fortemente nelle aziende private”, prosegue. “Confidiamo, in questo modo – spiega – di alleggerire l’afflusso nei mezzi di trasporto pubblici”.

Spostamenti

Nessuna limitazione agli spostamenti, sui quali si interviene solo con una raccomandazione, quella di muoversi per motivi di lavoro, di salute, di studio e di necessità. Si raccomanda inoltre di non ricevere a casa persone che non facciano parte del nucleo familiare.

Sostegni alle attività

“Arriveranno nuovi contributi a fondo perduto, ci sarà un nuovo credito di imposta per gli affitti commerciali per i mesi di ottobre e novembre, verrà cancellata la seconda rata Imu (dovuta entro il 16 dicembre), verrà confermata la cassa integrazione, verrà anche offerta una nuova indennità mensile una tantum per gli stagionali del turismo, spettacolo, lavori intermittenti dello sport, offriremo un’ulteriore mensilità del reddito di emergenza, e misure di sostegno a favore della filiera agroalimentare”. Sono queste le misure di sostegno che il Governo si impegna a prevedere per le categorie più colpite dalle restrizioni. Misure chieste a gran voce nelle proteste esplose negli ultimi giorni a Napoli, Milano, Roma e in altre città d’Italia. “Questo è un momento molto complesso – afferma Conte – Nel Paese c’è anche molta stanchezza. Questa pandemia, che ci sta sfidando duramente, provoca rabbia, frustrazione. Sta anche creando diseguaglianze nuove. Ci sono fasce della popolazione più duramente colpite, persone meno tutelate, che non possono contare su uno stipendio, e mi rendo conto anche dei nuovi sacrifici che stiamo chiedendo soprattutto ad alcune categorie. Non mi piace fare promesse, piuttosto preferisco prendere un impegno, a nome dell’intero Governo: sono già pronti gli indennizzi a beneficio di tutti coloro che verranno penalizzati da questi nuove norme”. “I ristori – spiega Conte – arriveranno direttamente sul conto corrente dei diretti interessati, con bonifico bancario, attraverso l’Agenzia delle entrate”.

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