Si è tenuto a Cutro, giovedì 9 marzo, il Consiglio dei Ministri conclusosi con l’approvazione del decreto migranti. Mentre il sindaco della città, Antonio Ceraso, ed il Governatore della Calabria, Roberto Occhiuti, attendevano l’esecutivo in Municipio, circa un centinaio di manifestanti, presenti all’esterno, al passaggio delle auto blu ha intonato slogan contro il governo lanciando pupazzi di peluche.

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che già era stata a Cutro, ha raggiunto nuovamente il comune crotonese con il vicepremier Matteo Salvini ed il Ministro Antonio Tajani. Dopo aver scoperto all’interno dell’androne comunale la targa con la frase di Papa Francesco: “I trafficanti di esseri umani siano fermati”, la Premier ha dato inizio ai lavori del Consiglio alla presenza dei ministri Matteo Piantedosi e Carlo Nordio con il sottosegretario Alfredo Mantovano.

Il contenuto del decreto. Le novità.

Le nuove norme introdotte mirano a rafforzare gli strumenti di contrasto ai flussi migratori illegali e all’azione delle reti criminali che operano la tratta di esseri umani e semplificano le procedure per l’accesso, attraverso canali legali, dei migranti qualificati, così si legge nel comunicato stampa divulgato dal Governo al termine del Cdm.

Principale novità, la previsione di pene più aspre per gli scafisti con l’introduzione del nuovo reato di “morte o lesioni come conseguenza di delitti in materia di immigrazione clandestina”, che prevede pene che vanno dai 10 anni, per lesioni ad una o più persone, fino ai 30 anni, nel caso di morte di più persone.

È stata eliminata la necessità di convalida del giudice di pace per l’esecuzione dei decreti di espulsione disposti a seguito di condanna. Si è stabilito che le quote di stranieri da ammettere in Italia per lavoro subordinato saranno definite, non più solo per un anno ma per un triennio (2023-2025), con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previo parere – tra l’altro – delle Commissioni parlamentari competenti.

Semplificato, inoltre, l’avvio del rapporto di lavoro degli stranieri con aziende italiane, mentre è stata accelerata la procedura di rilascio del nulla osta al lavoro subordinato, anche per esigenze di carattere stagionale. Con l’approvazione del testo finale i rinnovi del permesso di soggiorno per lavoro a tempo indeterminato, per lavoro autonomo o per ricongiungimento familiare hanno durata massima di tre anni, anziché due come in precedenza.

Per contrastare le agromafie proteggendo il mercato nazionale, il personale dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, inquadrato nell’area delle elevate professionalità e nell’area funzionari, ha la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria – si specifica nel comunicato. Ed inoltre: il restante personale inquadrato nell’area assistenti e nell’area operatori è agente di polizia giudiziaria.

Sul tema dei centri migranti sono state introdotte norme per il commissariamento della gestione dei centri governativi per l’accoglienza o il trattenimento degli stranieri, e comunque per farne proseguire il funzionamento. Prevista la facoltà, in sede di individuazione, acquisizione o ampliamento dei centri di permanenza per i rimpatri (CPR), di derogare al codice dei contratti pubblici, consentendo una maggiore speditezza nello svolgimento delle procedure. L’efficacia della deroga è limitata fino al 31 dicembre 2025. È fatto, comunque, salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione.

Le reazioni

Il nuovo pacchetto di norme ha incontrato subito le critiche dei partiti esclusi dalla maggioranza. Elly Schlein, nuova segretaria del Pd, a Otto e mezzo, su La 7, ha dichiarato: “Esamineremo la norma nel dettaglio, per il contrasto alle reti di trafficanti c’è un modo più efficace, avere delle alternative sicure. Scappano da Paesi con situazioni di guerra e tortura. Il governo si batta per cambiare le regole di Dublino. Parlano di interesse nazionale ma non hanno il coraggio di chiedere a Orban di condividere le responsabilità dell’accoglienza”. Schlein ha criticato anche la scelta di tenere il Cdm a Cutro. E sui soccorsi ha dichiarato: “Bisogna fare piena luce su quanto accaduto e sulla catena di comando”.

Per i 5 stelle, mentre l’ex Presidente della camera Roberto Fico ha definito su twitter il Consiglio dei Ministri a Cutro “una passerella grottesca”, il leader Giuseppe Conte ha parlato di un Presidente e del Consiglio dei Ministri “incapaci di fornire un doveroso chiarimento in ordine alla incredibile catena di sottovalutazioni che ha portato alla strage di Cutro”.

Severo anche il leader di Azione, Carlo Calenda: “Hanno detto di voler fare un blocco navale e ci hanno vinto le elezioni, poi hanno detto che è colpa dei migranti se partono, poi però che li andranno a prendere lì. Poi dicono che però devono arrivare 500mila persone, ma vogliono reinstaurare i decreti sicurezza. Non è una politica, sono frasi in libertà. Ognuno in questo governo si alza e dice la prima cosa che gli passa per la testa sull’immigrazione”.

Le vittime del naufragio a Cutro

Intanto è salito ancora il numero delle vittime del naufragio di migranti a Steccato di Cutro. Sono 73. Venerdì 10 marzo, una squadra di operatori Quad dei vigili del fuoco impegnata nelle ricerche ha individuato il corpo della 29ma vittima minorenne della tragedia di migranti.

Il corteo nazionale per le vittime della strage

“Fermiamo la strage subito!” è l’esortazione con la quale si è diffusa la notizia della manifestazione che alle 14.30 di oggi, 11 marzo, ricorderà sul lungomare di Cutro le vittime del naufragio dello scorso 26 febbraio. Attraverso il passaparola sui social sono state raccolte tantissime adesioni. “Non si è trattato di un incidente imprevedibile. È l’ultima di una lunghissima serie di tragedie che si dovevano e si potevano evitare”, si legge nello slogan che presenta l’iniziativa.

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