L’autobus elettrico era nuovo. L’autista, un guidatore esperto secondo i suoi colleghi, aveva iniziato il suo turno circa 90 minuti prima e stava trasportando alcuni turisti del campeggio “Hù” di Marghera. Ad un certo punto, mentre percorreva il tratto sopraelevato di via dell’Elettricità, a Mestre, il mezzo ha sfondato il guardrail finendo sulla ferrovia sottostante. Secondo le prime ricostruzioni, le sue batterie hanno preso fuoco nell’impatto e lo hanno trasformato in una prigione di fiamme e lamiere accartocciate. Immediati i soccorsi. Sul posto, dai primissimi minuti dalla tragedia, i vigili del fuoco, la Polfer e circa 50 ambulanze.

Le vittime

Il bilancio è gravissimo: 21 morti, compreso l’autista 40enne – unico italiano a bordo – il trevigiano Alberto Rizzotto, e 15 feriti. Tre minorenni hanno purtroppo perso la vita: un neonato di pochi mesi, un 12enne ed una ragazza minorenne. Dei feriti, 5 sono in gravi condizioni, ricoverati in terapia intensiva e si trovano negli ospedali di Mestre, Treviso, Padova, Mirano e Dolo. Le vittime al momento non sono ancora state identificate, ma si tratterebbe di turisti stranieri di diversa nazionalità, alcuni sarebbero ucraini.

Le probabili cause

Al momento sembrerebbe esclusa l’ipotesi di un colpo di sonno dell’autista. Luca Zaia, il Governatore del Veneto, ha ipotizzato un malore del conducente. Ipotesi quest’ultima suffragata dalle immagini di un video nel quale “si vede il pullman – dice Massimo Fiorese, amministratore delegato de La Linea – un mezzo molto pesante perché elettrico, poco prima di cadere dal cavalcavia. Il mezzo arriva, rallenta, frena. È quasi fermo quando sfonda il guardrail”.

Le indagini

Già al lavoro da questa notte gli inquirenti per indagare sulle cause dell’immane tragedia. La polizia stradale ha effettuato i rilievi al fine di verificare la traiettoria della caduta e le condizioni del manto stradale. Pare non vi siano segni di frenata sull’asfalto, circostanza che indurrebbe a considerare un malore dell’autista. Intanto l’Asaps, associazione che si occupa di sicurezza stradale, ha sollevato il tema del guardrail, giudicandolo “troppo basso per contenere un veicolo di quel peso”. Il pullmann è stato rimosso questa mattina all’alba e posto sotto sequestro. All’obitorio è stato allestito un servizio di supporto per i parenti delle vittime.

Il cordoglio delle istituzioni

Il primo cittadino di Mestre, Luigi Brugnaro, ha proclamato il lutto cittadino “per l’immane tragedia che ha colpito questa sera la nostra comunità e in memoria delle numerose vittime che erano nell’ autobus caduto. Una scena apocalittica, non ci sono parole” , ha dichiarato poco dopo l’accaduto il sindaco, che ha ricevuto una telefonata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella quale il Capo dello Stato ha espresso il suo cordoglio per la gravissima tragedia di Mestre, che ha causato numerose vittime.

“Esprimo il più profondo cordoglio, mio personale e del Governo tutto, per il grave incidente avvenuto a Mestre. Il pensiero va alle vittime e ai loro famigliari e amici. Sono in stretto contatto con il sindaco Luigi Brugnaro e con il ministro Matteo Piantedosi per seguire le notizie su questa tragedia”, questa la dichiarazione della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

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