Fonte foto: Wikimedia commons

Raggiungere l’unificazione è l’obiettivo: per la Cina, Taiwan deve essere riunificata e su questo non si discute. L’imperativo, forte e chiaro, è stato ribadito dal presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping.

Dopo che la Cina ha fatto volare su Taiwan circa 150 jet militari in 4 giorni, Xi, intervenendo a un evento nel giorno del 110º anniversario della rivoluzione del 1911, ha detto che “nessuno dovrebbe sottovalutare la ferma determinazione, la ferma volontà e la forte capacità del popolo cinese di difendere la sovranità nazionale e l’integrità territoriale”.

La Cina avrebbe preferito portare a termine l’unificazione pacificamente – ha sottolineato il presidente cinese – ma sarà disponibile a ricorrere alla forza per realizzare un “compito storico”: “La completa riunificazione della madrepatria deve essere adempiuto, e sarà sicuramente adempiuto”.

Nei programmi della Cina l’unificazione deve avvenire con lo stesso sistema adottato per Hong Kong, cioè riconoscendogli ampia autonomia ma come stato cinese. Per Taiwan, che si considera uno stato sovrano, a decidere deve essere il popolo, che è contrario al sistema “un Paese, due sistemi”. Per il premier taiwanese la Cina sta alimentando le tensioni con le sue provocazioni. E il Consiglio per gli affari continentali di Taiwan ha invitato la Cina ad abbandonare i suoi “provocatori passi di intrusione, molestie e distruzione”.

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