Fonte foto: Defence of Ukraine

Nelle ore in cui il governo di Kiev ha annunciato di aver raggiunto un’intesa con la Croazia per organizzare l’esportazione del grano dal proprio Paese – dove, secondo il ministero degli Esteri, circa 180mila tonnellate di grano sarebbero state distrutte dai bombardamenti nell’ultimo mese – incalza l’offensiva russa. L’allarme antiaereo è scattato all’alba di martedì in ben cinque regioni dell’Ucraina.

“Kharkiv è stata attaccata con cinque Shahed”, così ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendosi ai droni di fabbricazione iraniana. Le bombe russe avrebbero raggiunto anche un ospedale di Kherson, dove un giovane medico ha perso la vita, secondo quanto dichiarato al The Guardian da un alto funzionario regionale. “Oggi alle 11:10 (le 10:10 in Italia di martedì 1 agosto) il nemico ha lanciato un altro attacco contro i pacifici residenti della nostra comunità”, ha scritto su Telegram il capo dell’amministrazione militare, Roman Mrochko.

Intanto, è salito il bilancio dei feriti del pesante attacco missilistico russo contro Kryvyi Rih, la città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dove sono morte 6 persone: a renderlo noto su Telegram è stato il capo dell’Amministrazione militare della regione di Dnipropetrovsk, Sergey Lysak.


Mosca contro Kiev

Mosca ha fatto sapere che da domenica ad oggi diversi droni sarebbero stati abbattuti mentre cercavano di dirigersi verso la capitale. “Uno ha colpito lo stesso grattacielo dell’ultima volta”, ha scritto su Telegram il sindaco della capitale russa, Sergei Sobyanin. Il ministero della Difesa russo (citato dall’agenzia Tass) ha parlato di due droni abbattuti mentre cercavano di dirigersi su Mosca, accusando Kiev di aver tentato di raggiungere con alcuni droni marini anche le navi mercantili russe “in rotta verso il Bosforo nel Mar Nero sudoccidentale”, ma l’attacco non sarebbe riuscito perché i velivoli senza pilota sarebbero stati intercettati ed annientati dalla Marina militare.

“I tre droni marini nemici sono stati distrutti”, ha affermato il ministero della Difesa in un comunicato, aggiungendo che le motovedette sono state attaccate a 340 km circa da Sebastopoli. Non si registrerebbero feriti, secondo quanto riportato dalle fonti russe, ma nessuna delle accuse mosse da Mosca troverebbe fino ad ora conferma da parte di Kiev.

Ue: le accuse di Mosca non sono credibili

Nabila Massrali, portavoce della Commissione europea, è intervenuta sulle accuse a Kiev:
“Siamo al corrente delle notizie sui droni che avrebbero volato sulla regione di Mosca ma non conosciamo l’origine, le circostanze o altri dettagli. Ogni accusa da parte della Russia ha davvero poca credibilità visto che la Russia sta manipolando massicciamente qualsiasi tipo di informazione. La Russia, avverte la portavoce, non usi questo argomento come pretesto per ulteriori escalation nei suoi continui attacchi illegali e barbarici nei confronti dell’Ucraina e del suo popolo”. “Le strumentazioni fornite da parte degli Stati membri a Kiev attraverso l’European Peace Facility possono essere usate solo per la difesa dell’integrita’ territoriale e della sovranita’ dell’Ucraina”, ha aggiunto Massrali.

L’allarme Unicef

Nelle ultime ore l’Unicef ha lanciato un forte allarme. Andrea Iacomini, portavoce Unicef Italia, ha dichiarato: “I nostri uffici sul campo ci informano che ci sono purtroppo evidenze di bambini uccisi nell’attacco a Kryvyi Rih. I bambini non devono essere un bersaglio militare ma essere sempre protetti. È necessario ristabilire la pace in Ucraina per tutti i bambini e le bambine del paese. Adesso.”

Le decisioni delle ambasciate d’Islanda e di Pechino

Martedì l’Islanda ha deciso di chiudere la sua ambasciata a Mosca. Si tratta del primo stato in Europa. Reykjavik chiarisce che non si tratta di una rottura delle relazioni diplomatiche: “Non appena le condizioni lo consentiranno, l’Islanda dara’ la priorità alla ripresa delle attivita’ dell’ambasciata islandese a Mosca”, si legge in un comunicato.
Un avvertimento di viaggio per i cinesi che intendono recarsi in Ucraina è stato invece emesso ieri dall’ambasciata di Pechino in Ucraina. Viene consigliato di non recarsi in questo momento nel Paese che si trova “in uno stato di guerra nazionale” ma al contempo l’ambasciata garantisce ogni tipo di assistenza ai propri connazionali già in Ucraina.

Ai prossimi colloqui di pace la Russia non ci sarà

Secondo quanto riporta la Cnn, Ndriy Yermak, capo dell’Ufficio di Presidenza ucraino, ha annunciato che l’Arabia Saudita ospiterà i prossimi colloqui sull’Ucraina.
“Stiamo preparando il prossimo incontro dei consiglieri dei leader degli Stati in merito all’attuazione della formula di pace del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky che si svolgerà presto in Arabia Saudita”, ha affermato Yermak. Ai colloqui che, secondo quanto annunciato dal Wall Street Journal, coinvolgeranno l’Ucraina, le Nazioni occidentali ed i principali paesi in via di sviluppo, non parteciperà la Russia.

Il Papa è tornato ad invocare la pace

“Non cessiamo di pregare per la martoriata Ucraina dove la guerra distrugge tutto, anche il grano, e questa è una grave offesa a Dio perché il grano è dono suo per sfamare l’umanità”, ha detto il Papa durante l’ultimo Angelus, proseguendo: “Il grido di milioni di fratelli e sorelle che soffrono la fame sale fino al Cielo”. Poi si è rivolto direttamente ai russi, dicendo: “Faccio appello ai miei fratelli, alle autorità della federazione russa, affinché sia ripristinata l’iniziativa del Mar Nero e il grano possa essere trasportato in sicurezza”.

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