Abbiamo comprato “Afropei” dopo un post su Facebook di una piccola libreria che lo sponsorizzava. Afropei sta per africani europei e fa riferimento agli europei di origine africana. Il termine, come spiegato anche nel libro, è stato coniato da David Byrne dei Talking Heads, gruppo rock statunitense, e dalla cantante belga-congolese Marie Daulne, leader delle Zap Mamma.

“Afropei” è il diario di un viaggio di cinque mesi che intraprende l’autore del libro, Johny Pitts, nell’Europa nera. Pitts, nato in Inghilterra da madre inglese e padre afroamericano, “in economia, da nero e indipendente” decide di girare alcune delle principali città europee alla ricerca della propria identità, dell’identità degli europei dalle origini africane. Entra in contatto con la comunità nera di Parigi, Bruxelles, Amsterdam, Berlino, Stoccolma, Mosca, Marsiglia e Lisbona per scoprire come vivono.

Esplora i quartieri-ghetto, le associazioni, entra in contatto le personalità riconosciute nelle realtà locali, con i movimenti culturali e, soprattutto, si interfaccia con le persone “normali” per tratteggiare lo stile di vita degli “afropei”. Cercando anche risposte sul razzismo, su quanto sia diffuso e in quali forme. Le forme si riveleranno sempre diverse in ogni città visitata.

Pitts riporta la sua esperienza non limitandosi alla cronaca e al racconto delle emozioni e delle avventure vissute, al racconto dei propri interlocutori e delle realtà europee in cui vivono, ma anche addentrandosi nelle storie dei Paesi di origine delle donne e degli uomini neri che incontra sul suo percorso per meglio comprenderne lo stile di vita che conducono in Europa e come le loro origini li condizionano. “Afropei” diventa così un viaggio nel presente e nel passato, un passato fatto di storie coloniali e di lotte per l’affermazione e contro le discriminazioni che Pitts rievoca nel libro.

La narrazione parte da un’osservazione soggettiva dell’autore. Molto carina l’idea di inserire nel testo fotografie scattate da Pitts durante il viaggio e in grado di raccontare con le immagini i contesti e le storie.

Afropei nelle sue 430 pagine finisce per diventare una scoperta per chi legge e non conosce da vicino la realtà della comunità nera sparsa in Europa. E offre molti spunti di riflessione e argomenti su cui dibattere anche da differenti posizioni ideologiche.

L’autore

L’autore di “Afropei”, Johny Pitts, è un giovane scrittore, giornalista, fotografo e musicista.  Nato e cresciuto nel quartiere operaio della città di Sheffield, ha fondato e dirige il giornale online Afropean dedicato alla diaspora africana.

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