Fonte foto: pixabay

Un gruppo di missionari statunitensi è stato rapito ad Haiti. Sono almeno 17 le persone sequestrate, tre sarebbero dei bambini. Si trovavano su un autobus quando una banda armata le ha costrette a scendere nei pressi della capitale Port-au-Prince.

Da anni ormai ci sono gang che seminano il terrore nella capitale dell’isola caraibica. Gli episodi criminali e di violenza sembra che siano aumentati dall’uccisione del presidente Jovenel Moise avvenuta lo scorso luglio. All’instabilità politica e alla criminalità già da tempo dilagante, si sono aggiunti i danni provocati dal terremoto che ad agosto causò la morte di più di 2mila persone e da una tempesta tropicale arrivata dopo qualche giorno che ha rallentato le operazioni di soccorso.

I rapimenti sull’isola sono aumentati considerevolmente rispetto all’anno passato. I banditi vi ricorrono per fare soldi con il pagamento del riscatto. Nei primi tre trimestri del 2021 sono stati registrati più di 600 rapimenti, rispetto ai 231 dello stesso periodo del 2020. Il dato è di un gruppo della società civile locale ed è stato riportato dalla Bbc. Secondo un rapporto pubblicato il mese scorso dall’Ufficio integrato delle Nazioni Unite ad Haiti, nei primi otto mesi del 2021 sono state almeno 328 le vittime di rapimenti segnalate alla polizia di Haiti rispetto alle 234 di tutto il 2020.

L’insicurezza, la povertà diffusa, stanno spingendo sempre più haitiani a scappare. In molti provano a raggiungere gli Stati Uniti dal Messico. Circa una settimana fa in Guatemala la polizia ha tratto in salvo 126 migranti rinchiusi in un rimorchio ai margini di una strada,109 erano haitiani.

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